Descrizione
Ada prende dalla mensola vicino alla finestra la sua unica Barbie. Le ha già spiegato mille volte che non deve mai uscire, almeno non così, a piedi scalzi, e per fortuna l’ha ascoltata. Capita che a volta si muova e Ada, costretta a cercarla, la trovi in posti in cui non l’aveva lasciata, ma mai fuori casa. Perché anche Barbie sa qual è il limite e che è impossibile superarlo.
È impossibile perché entrambe sanno che il prato fuori non si può toccare senza scarpe, altrimenti ti bruci i piedi così forte che perdi l’equilibrio, cadi, non sai più rialzarti e muori. Di sicuro: nessuno, nessuno è mai sopravvissuto senza scarpe. E, come si vede nei documentari, le cose più belle sono quelle che fanno più male. Ma Ada non si fa fregare, Rino non lo permette. La proteggerà sempre e non le farà mai toccare niente fuori senza averle prima portato le scarpe. E lei, in compenso, proteggerà Barbie, perché mica può fare tutto lui.
Tra Lolita di Vladimir Nabokov e film come Kynodontas di Yorgos Lanthimos, questo romanzo è una favola oscura raccontata in piena luce: in un’atmosfera fiabesca e sospesa sopra ogni giudizio, le convenzioni si ribaltano e non si sa più cos’è l’amore.
Rino rapisce la piccola Ada durante una festa patronale. Convinto di amarla, la costringe in casa: così Ada cresce con lui, senza mai uscire, convinta di non poter toccare l’erba e il pavimento fuori perché priva delle scarpe che le impedirebbero di bruciarsi. Il mondo che Rino plasma per Ada, sfumato tra sogni e menzogne, è un carcere perfetto, nel quale la giovane vive senza troppo chiedersi cosa c’è oltre, interrogandosi sulla parola amore e su quello che succede quando si cresce. Dopo 13 anni, però, quel mondo crolla: Ada viene salvata, Rino processato. Il resto delle loro vite è attesa.
Anja Trevisan si cimenta con uno dei temi più controversi della storia della letteratura, mostrando con delicatezza quanto sia difficile distinguere tra amore e dipendenza.
Anja Trevisan (1998), vive a Este, in provincia di Padova, dove è cresciuta. Appassionata di cinema, scrive analisi e recensioni di film in concorso a vari festival cinematografici, tra cui il Festival di Venezia. Con Ada brucia, suo primo romanzo, dà prova di un’altissima maturità letteraria.