Descrizione
Di fatto il reddito da lavoro è sostituito sempre di più dalla rendita, ovvero dal guadagno generato dalla proprietà immobiliare, ma anche dallo sfruttamento di risorse naturali e di contenuti culturali immateriali e simbolici. E la cultura della casa di proprietà, che ha radici nelle politiche abitative portate avanti negli ultimi decenni, ha plasmato non solo la società ma il senso comune. L’egemonia della logica della rendita, che fa sì che che una classe dirigente guidata da un ex banchiere riesca a presentare i propri interessi come interessi generali, blocca qualsiasi tentativo di dibattito, di discussione e di superamento dell’idea che la proprietà sia la migliore soluzione al disagio abitativo. Ma non è sempre stato così.
Spazio della vita e della riproduzione sociale, la casa è la prima condizione per abitare il mondo. Ma è anche, sempre di più, una merce. In un mercato del lavoro mutato profondamente, un esercito di persone più e meno giovani è oggi intrappolato in una spirale di povertà, dove la casa rappresenta sempre di più un motivo di profondo malessere psicologico, ed è al centro di un conflitto apparentemente insanabile: quello tra dimensione pubblica e privata dell’abitare. I costi sociali di questo conflitto saranno pagati dalle generazioni future, e senza un’inversione di tendenza saranno davvero insostenibili. Ma come è stato possibile arrivare a questo punto? Ricostruendo percorsi familiari e storici, passando attraverso nazioni e città diverse, l’autrice di questo saggio mette assieme i tasselli che hanno composto il quadro della situazione abitativa all’inizio del nuovo millennio, dipingendo il contemporaneo scenario dell’urgenza, mettendo in discussione le scelte di vita di un’intera società.
Sarah Gainsforth Sarah Gainsforth è ricercatrice indipendente e scrittrice freelance. Scrive di trasformazioni urbane, abitare, diseguaglianze sociali, gentrificazione e turismo. Ha scritto per «Internazionale», «L’Essenziale», «L’Espresso», «Il Manifesto», «Valigia Blu», «FanPage», «Roma Today», «Dinamo Press» e «Jacobin Italia». Ha frequentato la Scuola di Giornalismo della Fondazione
Basso. È autrice di Airbnb città merce, Storie di resistenza alla gentrificazione digitale (DeriveApprodi, 2019), finalista Premio Napoli 2020, e Oltre il turismo (Eris Edizioni, 2020). Vive e lavora a Roma.