Descrizione
Il mostro, fin dall’etimologia, è un segno, un messaggio: mette in guardia, avverte della crisi. Nelle sue centinaia di declinazioni, la categoria del mostruoso è vasta e complessa tanto quanto l’umano. E proprio qui il mostro si fa specchio, conseguenza, matrice, parte dell’umano stesso: può, proprio come l’umano, essere osservato da prospettive diverse, cambiando nel tempo e nello spazio. Così in questo saggio, passando attraverso le figure mostruose eppure umane dell’immaginario letterario e non solo, il confronto con la mostruosità è fatto di estetica, genetica, potere, sesso, genere, razza, umanità, animalità. Tra mostrificazione del diverso e accettazione della propria mostruosità, tra scienza e superstizione, erotismo e orrore, ecco Monstrumana, un modo per scoprire la meraviglia che alberga in ciò che più temiamo, e che talvolta rifiutiamo.
Francesca Giro (1992) vive nei Paesi Bassi, dove è docente di Comunicazione e si occupa di traduzioni. Fiera appassionata di narrativa di genere, si è specializzata in letteratura modernista, femminile e queer.
Gaetano Pagano (1993) vive a Roma, dove lavora per un’università statunitense. Già attivo nel campo della danza e del teatro, ha studiato lingue e letterature moderne, specializzandosi in americanistica e anglistica. È attivista per i diritti degli animali, umani e non.
Insieme hanno ideato e dato voce a MONSTRUMANA, il podcast da cui è tratta parte di questo libro.