Descrizione
Quel che è stato muta e si crea costantemente, perché noi stessi cambiamo ogni volta, e le fotografie finiscono col diventare un tratto di matita in un foglio bianco che ogni volta ricominciamo a disegnare, ogni volta in modo diverso.
In che modo la tv e i social media sono diventati così pervasivi? Come mai si ha la sensazione di vivere in un tempo strano, talvolta estremamente compresso e talvolta profondamente dilatato? E perché ci sembra sempre che ci manchi un quadro generale delle cose, che il nostro sguardo si fissi su alcuni particolari, ingranditi a dismisura? Rossano Baronciani, docente e saggista, cerca di fornire alcune risposte a queste domande, quesiti fondamentali dell’epoca contemporanea: dalle prime dirette infinite fino ai Reality show, dalla comunicazione istantanea dei social all’uso sovrabbondante delle immagini, questo saggio, diviso in due sezioni, mette assieme antropologia, storia, estetica e cultural studies, e fornisce una lettura affilatissima, originale e chiarificatrice della nostra epoca, in cui passato e futuro vengono sacrificati nel nome di un continuo e irrinunciabile ripetersi del presente.
Rossano Baronciani (Pesaro, 1967) (Pesaro, 1967) insegna Etica della comunicazione e Antropologia culturale all’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Collabora con la rivista «Autoportret» di Cracovia e con «Discorsi Fotografici Magazine». Fra le sue pubblicazioni Nella tana del bianconiglio. Saggio sulla mutazione digitale (effequ 2014).