Descrizione
Tutto quello che è stato raccontato e non creduto, le tregende e le streghe, i diavoli e le malignità di ogni forma e colore, ogni cosa è abitata da un orrore vischioso, che si acquatta in silenzio nell’attesa della paura
Alla luce del focolare, nelle lunghe notti di veglia e di attesa delle case di ogni terra e di ogni epoca, nascono storie per non dormire, per alimentare l’inquietudine e ripescare ricordi di tempi andati, tramandare simboli: storie di paura, in cui l’umano e il mostruoso si fondono e confondono. Tra crudeli divinità etrusche e banchetti blasfemi, tra sirene nascoste in un’ansa del Tirreno e demoni che possono donare la rima perfetta, le storie delle Malaveglie nascono dalla stessa esigenza oscura, e si agitano nelle ombre tracciando una cupa geografia del grottesco e del folklore. Le Malaveglie sono meraviglie nere, fiabe sporche raccontate intorno a quei fuochi dove la notte è infinita.
Filippo Cerri è albergatore e sceneggiatore. Ha realizzato videoclip musicali, cortometraggi, documentari. Suoi racconti sono pubblicati in riviste (come «Altri animali », «minima&moralia») e antologie (come Albinia. 12 vie per raccontare una periferia, effequ 2017). Nel 2022 ha pubblicato il romanzo Di macchia e di morte (effequ, finalista del premio Zocca). Dal 2024 dirige Terramara, festival di cinema e folklore.