Descrizione
Uno degli aspetti più interessanti del testo, sia per chi abbia familiarità con l’astrologia sia per chi non ne abbia esperienza, è l’analisi e la messa in discussione di termini classici dell’astrologia. Le riflessioni di Astri Amari permettono di comprendere fino a che punto queste espressioni veicolino una certa visione del mondo il cui uso nel linguaggio comune testimonia quanto essa sia interiorizzata e, quindi, non più messa in discussione.
— Dalla prefazione di Rachele Borghi
L’astrologia, pratica antichissima, ha subìto nel tempo un processo di semplificazione estremo, tale che spesso viene percepita come grande truffa, oppure come sapere inaccessibile, assoluto e monolitico. Eppure è un’arte complessa, che richiede studio e attenzione, e mutevole, perché si deve adattare al tempo che passa. È allo stesso tempo è un gioco, e porta con sé un piacere ludico tutt’altro che superficiale.
Questo saggio vuole scardinare tutto il pensiero verticale ed escludente alla base di una pratica che, con i giusti strumenti, può diventare uno strumento femminista e trasversale di lotta all’oppressione, di comprensione di sé e di consapevolezza. Un’astrologia lontana dalla narrazione da rotocalco che conosciamo fin troppo bene, e che diventi, sotto il segno di bell hooks, elogio e celebrazione del margine, della solidarietà, della comprensione tra animali umani e non umani, per osservarsi fuori dai tranelli dell’identità, di riconoscersi esattamente pur cambiando nel tempo, di rivendicare il senso di appartenenza e il significato di scopo.
Astri Amari è lo pseudonimo di una fervente studiosa dello Zodiaco, da anni impegnata in un’astrologia eretica, sulle piattaforme social a scopo divulgativo e nelle assemblee delle streghe a scopo politico. Il suo lavoro e il suo studio, conosciuti in tutta Italia, trattano di aprire
le porte e le finestre sull’esperienza concreta e immaginifica che offrono le stelle, e la scelta di farlo sul piano emotivo e comunicativo.