Descrizione
Spegnete lo smartphone, accomodatevi sul divano e prestate la vostra piena, completa attenzione a questo saggio breve, avvincente, e profondamente inquietante.
John Thornhill, «Financial Times»
Ecco come è cominciato il Ventunesimo secolo: con una persuasione sofisticata che si allea con una tecnologia sofisticata per spingere gli obbiettivi più insignificanti possibili nelle nostre vite.
Le generazioni future ci giudicheranno non solo per come abbiamo gestito l’ambiente esterno, ma anche per il mondo interiore. La nostra crisi attuale non si presenta solo sotto forma di riscaldamento globale ma anche sotto forma di capacità di attenzione danneggiate. La nostra missione, allora, non è solo riformare il mondo materiale ma anche ristrutturare il nostro mondo interiore, così che possiamo prestare attenzione a ciò che conta.
Cos’è l’economia dell’attenzione? Come ci condiziona? Per James Williams, prima strategist di Google poi filosofo formatosi a Oxford, la più recente minaccia alla libertà degli uomini viene dai sistemi di persuasione intelligente che sempre di più indirizzano i nostri pensieri e le nostre azioni. Mentre le tecnologie digitali rendevano abbondanti le informazioni, la nostra attenzione è diventata la risorsa che scarseggia e che le tecnologie competono per catturare, senza preoccuparsi di seguire gli obbiettivi che ci prefissiamo e aiutarci a raggiungerli. Abbiamo derubricato i danni che ne derivano come ‘distrazioni’ o piccoli fastidi: ma sono proprio questi, invece, a minare l’integrità della volontà umana a livello individuale e collettivo. Liberare l’attenzione dalle forze della persuasione intelligente può dunque essere il più importante compito morale e politico di questa epoca. Tenendo in equilibrio le nozioni dell’antica Grecia e quelle della Silicon Valley, l’analisi ragionata e appassionata di Williams fa luce su un aspetto cruciale dell’epoca in cui viviamo.
James Williams, statunitense ed ex strategist di Google, si è formato come filosofo a Oxford, e si definisce ‘design ethicist’. Cofondatore del portale humanetech.com, con Stand out of our light (Cambridge University Press, 2018) ha vinto la prima edizione del britannico Nine Dots Prize, premio istituito per promuovere le riflessioni più innovative riguardo ai problemi del mondo, dove si scoprono metodi non convenzionali per affrontare i grandi temi del momento storico che stiamo vivendo.
Emiliano Wass è docente di Politica e Nuovi Media, Giornalismo, Social Media Design. È stato consulente editoriale e content strategist per grandi e medi editori. Autore di I book blog. Editoria e lavoro culturale, ha curato La Lettura Digitale e il Web e Bibliotici. Storie di libri e deviazioni. Per :duepunti edizioni ha diretto la collana su società, culture e tecnologie deep:. In rete ha animato riviste e siti come Finzioni, Ledita, SelfPublishing Lab e ha scritto su Doppiozero e Scrivo.me.